M i c h e l e L o m b a r d o
Montagna siciliana(la pace qui vicino)
Ho voluto effettuare gli scatti di questa serie, a partire dai primi giorni del conflitto in Ucraina, portando lo sguardo verso la Sicilia di montagna, partendo dai luoghi dove trova origine il fiume Salso (Salso Himeras).​
Recarsi tra i rilievi delle Madonie, e in seguito sui Nebrodi, può evidenziare lo scarto luminoso, tra i luoghi a valle dell’interno dell’isola e quelli posti in prossimità dei rilevi montuosi. Tra il passaggio e la trasformazione del luogo, tra la luce che disegna e la parola che racconta.
Tra l’io e la natura vi sono le stesse fratture, interruzioni, incertezze, variazioni. Nell’attraversamento vi è rintracciabile forse un accordo, una connessione.
Darsi spazio, farsi pace.
La serie di scatti di paesaggio, reca in sé quel margine di “assenza”, di neutralità, che la tensione tra la bellezza e il male, nella sua continua processualità, naturalmente contiene. Nella complessità di questo lavoro vorrei tentare di ottenere una risultante: dalla molteplicità della variazione di grana, di colorazione, di luminosità, nello scarto tra il concetto di interiorità dei luoghi e la loro costante mutevolezza.
La serie fotografica, vorrebbe contenere in sé per immagini, nell’allestimento, qualcosa della “territà” di me stesso. In questi spazi, sento fraterno il paesaggio; la pellicola, mi ha forse permesso di poter mettere in scena questo assemblaggio visivo, come in una striscia filmica, giungendo vicino ad una visione “spazializzante”, ad un campo visivo panoramico.
Gli scatti vorrebbero offrire allo spettatore lo sfondo per un'anticipazione della pace, favorendo l’immaginario e l'utopica rigenerazione dello sguardo, attraverso l’inattuale fotografia di paesaggio, rispetto la assordante congerie di immagini quotidiane, che tendono a fagocitare ogni segnale di speranza verso nuovi scenari